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Approdo del Re - Margaery e Willas

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    Ha chiesto di essere lasciata sola: niente dame di compagnia, niente scorta armata, nulla. Non desidera essere seguita, non quel giorno. Le proteste non tardarono ad arrivare, da parte dei Lannister, di suo padre Mace e suo fratello Loras, ma la futura regina ha bisogno di respirare e solo sua nonna Olenna sembra aver intuito quella necessità. Ha dunque chiesto di poter passeggiare da sola sul camminamento della Fortezza Rossa che si affaccia sul Fiume delle Rapide Nere e che conduce al Parco degli Dèi della Capitale di Westeros. Pur essendo fedele ai Sette, Margaery ha imparato ad apprezzare la quiete che regna all'interno di quei luoghi di culto; quiete che le permette di pensare senza dove temere di estraniarsi troppo dal contesto in cui si trova, lasciandosi magari sfuggire qualche informazione preziosa. Ad Approdo del Re, infatti, non può permettersi errori: deve sempre rimanere all'erta se non vuole essere divorata dai Lannister. Lei è come un angellino nella tana dei leoni, ma per sua fortuna ha dalla sua le spine proprie delle rose che svettano sullo stendardo di casa Tyrell. Farsi strada in quel mondo era sin troppo facile per lei, che sin da piccola era stata cresciuta per entrare nei giochi di potere. Scaltra come tutte le donne dell'Altopiano. La prematura scomparsa di Joffrey, inoltre, le ha spianato la strada. Se il defunto sovrano dei Sette Regni era stato facile da avvicinare a sé sfruttando la propria bellezza ed influenza sul popolo, manipolarlo non sarebbe stato comunque facile da sposati: l'egocentrismo e il carattere suscettibile di Joffrey Baratheon lo avrebbero portato spesso ad agire di testa sua. Se non aveva dato retta a sua madre, perchè avrebbe dovuto ascoltare la sua consorte? Tommen invece è solamente un bambino, che la guarda con quegli occhi da cerbiatto come se fosse una creatura magica fuoriuscita dalle storie del passato. La guarda con lo stesso sguardo che le avevano rivolto i bambini di Fondo delle Pulci quando aveva pagato loro un tozzo di pane e una minestra calda. Lui sarebbe stato più influenzabile, una volta sottratto dalle grinfie della Regina Madre. Tywin Lannister aveva cercato in ogni modo di accasare sua figlia con Willas, fratello maggiore di Margaery e primogenito di Casa Tyrell ma, per la gioia della giovane rosa, il fratello aveva continuato a rifiutare. Lei si stava sacrificando per il bene della famiglia senza sentirlo come un peso, ma non desiderava la stessa sorte per il fratello, al quale era incredibilmente legata. No, Willas meritava di meglio, non una donna acida e perfida come Cersei Lannister. Lasciare ai leoni la possibilità di mettere le mani sul verde Altopiano era quanto di più sbagliato potesse accadere e, per fortuna, quel matrimonio non era andato in porto. Ed è proprio suo fratello che Margaery aspetta: sa che Willas è arrivato nella Fortezza Rossa e ha mandato una delle sue dame di compagnia ad informarlo del fatto che, se vorrà parlarle, la troverà lì. Con la schiena dritta in una posizione regale, Margaery guarda oltre il parapetto in pietra, verso le acque del fiume che scorrono rapide, dirette al mare, lanciando solo di tanto in tanto un'occhiata alle due guardie, rimaste all'inizio del sentiero per impedire a chiunque di passare oltre, nella speranza di scorgere il futuro Signore di Altogiardino. Le guardie hanno infatti ordine di far passare lui e lui soltanto e solo sua nonna Olenna riuscirebbe a convincere la sua scorta a farla passare in ogni caso. I piani della Regina di Spine procedono a gonfie vele: è stata lei a organizzare la morte di Joffrey assieme a Petyr Baelish e sebbene inizialmente Margaery si sia infuriata - sarebbe già stata regina, a quell'ora, non fosse stato per sua nonna - alla fine ha compreso le ragioni della donna e ha accettato di seguire quel piano. Più lungo, forse, ma che le concederà un futuro più roseo come Regina dei Sette Regni. Un sogno da bambina che Margaery continua ad inseguire e al quale non intende rinunciare. Lo stesso che, probabilmente, ha animato anche la govane Stark, alla quale tuttavia è toccata una sorte peggiore. A Margaery un pò dispiace non averla più ad Approdo del Re: per quanto ingenua, Sansa Stark si era rivelata una compagnia piacevole. Sprovvista delle abilità delle donne Tyrell e per questo inadatta a quel gioco, ma comuqnue utile nel quadro generale. Ed è stato con lei che Margaery ha visitato per la prima volta il Parco degli dèi dove si avvierà anche quel giorno, non appena si sarà stufata di osservare il fiume.
    Natalie Dormer as Margaery Tyrell -- non è tuo quindi chiedi se lo vuoi.
     
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    Arrivato a Approdo del Re, Willas non perde tempo a visitare la città, ma si dirige subito verso la Fortezza Rossa. È già stato nella Capitale come semplice visitatore e, a dirla tutta, quell’agglomerato eterogeneo di povertà, malattia e delusione non ha mai esercitato su di lui un particolare fascino. Willas è l’erede di Alto Giardino, colui che guiderà l’Altopiano e vedere in che modo i Lannister abbiano ridotto la capitale dei Sette Regni lo ripugna. Willas si considera una guida per il suo popolo, piuttosto che un padrone e alla luce di questa strada governativa, non riesce a tollerare un modo di rapportarsi al popolino che sia diverso. Willas sa bene che sono proprio i gradini più bassi che consentono alla vetta della piramide di non cadere. Se non fosse per loro, non ci sarebbe nemmeno sommità. È un concetto così semplice si dice esasperato, gettando distrattamente delle monete ai poveri che circondano la sua piccola compagine. In qualità di delfino dei Tyrell -e poiché storpio e, di conseguenza considerato, da suo padre, incapace di provvedere a se stesso e lottare per la propria sopravvivenza-, Willas è sempre accompagnato da una scorta armata. Una vera scocciatura, se si considera il desiderio dell’erede di ricercare la solitudine per riflettere e meditare, ma ben sapendo che i soldati fanno semplicemente quanto viene loro richiesto, Willas accetta la loro presenza senza opporre resistenza… la maggior parte delle volte. In altri casi, il delfino ricorre a banali trucchetti per riuscire a sottrarsi dallo sguardo vigile della sua scorta, ma non è quello il caso. Sarebbe stato un folle se si fosse allontanato dai suoi soldati lì, a Approdo del Re. Questa è la nuova tana del leone, non più Castel Granito. Willas si domanda quanto ci vorrà prima che qualcun altro muova guerra ai Lannister, prima che qualcun altro provi a opporsi al loro regime. Si augura, tuttavia, che la diplomazia di Margaery riesca a battere sul tempo il nuovo aspirante sovrano dei Sette Regni. Willas è certo che dopo il matrimonio tra sua sorella e Tommen Westeros conoscerà un periodo di pace e prosperità. Non ha ancora mai parlato seriamente con il futuro sovrano dei Sette Regni -incontrare Tommen lontano dagli artigli protettivi di Cersei sembra essere impossibile-, ma Willas è certo delle doti persuasive di sua sorella. Margaery riuscirà senza ombra di dubbio a plasmare Tommen secondo i propri voleri e Margaery sarà una grande Regina. Completamente diversa da Cersei, una Regina capace di allungare una mano benevola al popolino, una Regina capace di essere una guida, esattamente come lui si propone l’obiettivo di essere guida per l’Altopiano. Westeros diventerà grande, Willas ne è certo, sotto la guida di Margaery. E lui la servirà come il più devoto dei fedeli.
    È con lei che Willas ha un appuntamento, quel giorno. Ha ricevuto una delle sue dame di compagnia che lo ha informato del desiderio della futura Regina di incontrarlo non appena si fosse sistemato nei suoi alloggi alla Fortezza Rossa e Willas non intende far attendere la sorella a lungo. Procede zoppicante verso il luogo dell’incontro -il Parco degli Dei-. È un culto che è sopravvissuto principalmente al Nord, ma Willas non si stupisce della sua presenza anche a Approdo del Re. La stessa Sansa Stark che sua nonna, Lady Olenna, voleva fargli sposare, ne era una cultrice. Avere un aggancio con l’indipendente Nord sarebbe stata una straordinaria mossa politica da parte dei Tyrell, ma sfortunatamente Cersei aveva battuto sul tempo la famiglia di Alto Giardino sposando Sansa a suo fratello Tyrion. La povera Sansa non aveva potuto sottrarsi e ora Willas era di nuovo uno dei partiti più appetibili dei Sette Regni.
    Raggiunto il Parco degli Dei, Willas si siede su una panchina all’ombra di un albero-diga. Ne osserva i tratti del volto. Più che affascinato dal culto che esso rappresenta, Willas è maggiormente attratto dall’opera dei Figli della Foresta che hanno intagliato il volto anziano con una maestria invidiabile. Vorrebbe allungare una mano a accarezzare le linee curve e morbide, ma si trattiene per non mancare di rispetto a chi professa ancora il culto degli Antichi Dei e si limita a immaginare come sia il contatto con la ruvida corteccia sotto i suoi polpastrelli. Dà le spalle all’ingresso del Parco degli Dei, ma non avverte nessun disagio. La scorta, dalla quale a Approdo del Re non si separa mai, è all’ingresso del luogo sacro, pronta a difendere l’erede di Altogiardino da qualsiasi pericolo.
    Jamie Dornan as Willas Tyrell -- non è tuo quindi chiedi se lo vuoi.
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    Non c'è traccia di Willas: ogni qual volta Margaery rivolge la sua attenzione all'ingresso del camminamento, il fratello non sembra voler fare la sua comparsa. Che sia stato trattenuto? Magari da Loras o da loro padre? Agrotta leggermente la fronte, la futura regina, in un'espressione corrucciata che tuttavia scompare ben presto. Pur non essendo in pubblico, Margaery sa di non potersi lasciar andare, di non poter mostrare chiaramente le sue emozioni, poichè piò sempre esserci qualcuno in ascolto. Dà dunque le spalle alle guardie che ha lasciato all'ingresso del camminamento e ricomincia a muoversi, diretta al Parco degli Dèi. Lascia scivolare la mano sul muretto di cinta che la protegge dall'abisso, dall'inesorabile caduta nel fiume sottostante: sente chiaramente la ruvida roccia pizzicarle i polapstrelli delicati. Ha le mani di seta, Margaery, prive di imperfezioni, la pelle mantenuta morbida da alcuni impacchi floreali, creati con i petali di rosa del grande giardino privato dei Tyrell. Non ha mai assaporato la sofferenza fisica Margaery: è sempre stata tenuta al sicuro al pari di un monile prezioso, in modo che non potesse essere scalfita da niente e nessuno. Conosce la sofferenza dell'animo per esperienza diretta ma tutto il resto le arriva solo da ciò che i suoi occhi hanno visto. Non ha mai combattuto una battaglia ma sin da bambina ha visto i grandi tornei e ha seguito Renly in battaglia: ha visto i membri della Guardia Arcobaleno combattere per ottenere un posto in uìquella cercia speciale, ha visto i suoi uomini morire contro Stannis. Conosce il sangue solo per qualche sbucciatura e per le punture delle spine delle rose, ma nulla di più: anche quando giocava con i suoi fratelli, erano sempre tutti attenti a non farle male nemmeno per sbaglio, ad assicurarsi che non inciampasse in una pietra smossa del grande cortile. Era sempre stata la rosa più preziosa del Giardino Tyrell, un pò per tutta la famiglia e forse era anche per quella ragione che sua nonna aveva ordito l'assassinio di Joffrey: Margaery lo aveva visto alle prese con quella balestra e quella sfortunata prostituta, chiamata alla Fortezza Rossa solo per essere brutalmente uccisa. Tommen, al confronto, era un gattino da coccolare e vezzeggiare, incapace di tirare fuori gli artigli: se fosse riuscita a sbarazzarsi di Cersei, probabilmente Margaery non avrebbe avuto problemi a controllarlo. Il cancello che delimita l'ingresso del Parco degli Dèi è aperto e Margaery avanza attraverso di esso senza timore, in un frusciare di vesti, sollevando alcune foglie cadute al suo passaggio. C'è una figura seduta su una panca non lontano dall'albero-diga e la giovane Tyrell non ha problemi nel riconoscere suo fratello maggiore: riconoscerebbe Willas ovunque, anche se indossasse un'armatura completa e si nascondesse tra mille altri cavalieri, ne è sicura. Un lieve sorriso tira le sue labbra, ma non affretta in alcun modo il passo: correre non sarebbe consono all'etichetta, specialmente per una futura regina. Cerca piuttosto di richiamare alla memoria, mentre azzera lo spazio che la divide dall'erede di Altogiardino, quando è stata l'ultima volta che ha visto il fratello. Willas non ha seguito Renly in battaglia né ha lasciato l'Altopiano per il suo matrimonio: è passato dunque così tanto dall'ultima volta in cui si sono visti?
    Non se ne stupisce: il posto di Willas è ad Altogiardino così come il suo ora è ad APprodo del Re, ma non può negare che la lontananza non le piaccia. Certo, ha con sé Loras, ora membro della Guardia Reale, sempre pronto a difenderla ed aiutarla, ma per quanto la giovane rosa si senta legata a tutti i fratelli, condivide con Willas un legame speciale, dato da un'affinità di intenti e modi di fare. Dal suo incidente, Willas è diventato un uomo politico molto più di quanto Garlan e Loras potranno mai essere e Margaery apprezza molto quel lato del fratello, poichè lo rende unico nella compagine familiare. Eppure sa quanto quella condizione pesi al fratello maggiore: sa perfettamente che il rapporto tra Willas e loro padre è tutto fuorchè idilliaco e sa che lo sdegno del genitore ha giocato un ruolo fondamentale nella crescita del fratello. Eppure, lei non riesce del tutto a comprendere del tutto quella sofferenza: riesce a intuire la ragione per cui Willas vorrebbe essere preso maggiormente in considerazione dal genitore, ma nel contempo sente che lei non se ne preoccuperebbe al suo posto. Forse perchè lei non ha mai dovuto sopportare una simile aspettativa o forse perchè è stata cresciuta prevalentemente da sua nonna Olenna, una donna forte che non si è mai risparmiata affermazioni di sdegno nel confronto del figlio inetto. Ma non importa se non riesce a comprendere del tutto il fratello: sa che gli rimarrà accanto in ogni caso. Supera dunque la panchina, posizionandosi davanti alla stessa, frapponendosi tra il fratello e l'albero diga. Invade il suo campo visivo con un movimento delicato eppure incredibilmente invadente. Si ferma con le braccia dietro la schiena e un'espressione divertita, quasi fanciullesca. Lo fissa per qualche estante senza dir nulla, prima di accennare una riverenza "I miei ossequi all'erede di Altogiardino" afferma, prima di porgergli il braccio "Vorreste essere così gentile da passeggiare con un'umile fanciulla?" gli domanda, per nulla imbarazzata dalla condizione del fratello. Margaery ha voglia di muoversi, non di stare ferma e sa perfettamente che Willas si offenderebbe se lei rinunciasse a chiedergli di accompagnarla solo a causa della sua zoppia. Così glie lo domanda, lasciando a lui la possibilità di scegliere.
    Natalie Dormer as Margaery Tyrell -- non è tuo quindi chiedi se lo vuoi.
     
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    Chiude gli occhi, Willas, assaporando con tutti i sensi l’aria di Approdo del Re. È così diversa da quella di Altogiardino: le sue narici percepiscono gli olezzi del popolino, seppure le mura di pietra separino ligi al dovere l’aristocrazia dai più poveri. L’atmosfera è calda e umida nonostante la vicinanza al mare e Willas non può fare a meno di pensare che l’impressione sia data dalla sporcizia che ha visto raggiungendo la dimora dei regnanti dei Sette Regni. Indubbiamente la sua percezione è stata influenzata dalla povertà, dal fetore, dalla disperazione che ha investito i suoi occhi e lo ha sprofondato in una lunga elucubrazione pensierosa. Approdo del Re non può essere più differente da Altogiardino e Willas si domanda come si senta Margaery a vivere in un luogo del genere, così distante per odori, per allegria, per vitalità, dal posto nel quale era cresciuta e che aveva amato. Erano stati fortunati, i Tyrell, a essere stanziati nell’Altopiano e a crescere in una regione così rigogliosa e lussureggiante. Era ricca, non come le Terre dell’Ovest con le loro miniere: era ricca di piantagioni e di frutteti e di ruscelli. Era stato il luogo migliore dove crescere, dove giocare… Quanto meno per i suoi fratelli. Lui ha dovuto fronteggiare da subito le responsabilità del primogenito: mentre Garlan e Loras giocavano ai soldati con spade di legno, lui doveva studiare la storia dell’Altopiano. Mentre Garlan e Loras correvano per i campi, Willas doveva ascoltare il precettore che lo istruiva sulla storia delle famiglie aristocratiche dei Sette Regni. Margaery, in qualche modo, aveva avuto un’infanzia simile alla sua: non poteva certo correre assieme ai fratelli. Margaery doveva essere cresciuta come una lady, come una signora, doveva ricevere un’istruzione da futura regina. Forse era anche per questa ragione che i due fratelli avevano stretto un legame ancora più esclusivo rispetto a quello che li legava a Garlan e Loras.
    Un fruscio di veste induce Willas a riaprire gli occhi e immediatamente apre un sorriso raggiante sul suo viso. Non vede la sorella da tanto, troppo tempo e è sollevato nel rivederla ancora così raggiante, nello scoprire che non ha perso l’attitudine fanciullesca che l’ha contraddistinta negli anni passati. È sempre la sua Margaery e solo l’autocontrollo dell’erede di Altogiardino lo trattiene dall’alzarsi in piedi e stringerla tra le braccia. Indirizza l’abbraccio che vuole regalarle nei suoi occhi, nel suo sguardo caldo e colmo d’amore.
    Esplode in uno scoppio di risa passando una mano tra i ricci castani: solo Margaery è in grado di farlo ridere in questo modo. Per gli Dei, da quanto tempo non rideva così? Da quanto tempo non si sentiva così sereno? La sorella è l’unica in grado di levargli il peso che il suo rango gli ha posto sullo stomaco.
    «Dovrei essere io a porgervi i miei ossequi, mia Regina» commenta, stando al gioco. Si alza in piedi e si cimenta nel suo migliore inchino, nonostante la gamba malandata che riesce comunque a sostenerlo egregiamente.
    «Sarebbe un onore accompagnarvi per i giardini» conclude trattenendo a stento un mezzo sorriso divertito intrecciando le loro braccia e posando poi una mano sulle dita sottili e morbide di lei che gli stringono l’avambraccio. «Sono pessimo: ti sono lontano da troppo tempo» commenta voltandosi verso di lei e adombrandosi per un istante. Willas è perfettamente consapevole di come funzionino le famiglie altolocate e sa quale sia il destino delle figlie femmine, ma non può fare a meno di coltivare l’infantile desiderio di tenere Margaery sempre con sé, sempre al sicuro a Altogiardino. Sa che non potrà mai accadere, sa che non può costringere la sorella a una vita in solitudine a fare da governante alla dimora di famiglia, ma sa anche che stare lontano da lei è una sofferenza indicibile.
    «Ho portato un dono per te» esordisce Willas dopo pochi passi. Si allontana dalla sorella solo per voltarsi indietro e far cenno a una delle guardie piazzate all’ingresso del parco di avvicinarsi. Il soldato lo raggiunge tenendo in mano un vaso con un bocciolo di rosa. «Viene dal roseto di casa. Ho pensato ti avrebbe fatto piacere piantarne una anche qui» spiega l’erede di Altogiardino ricercando lo sguardo della sorella.
    Jamie Dornan as Willas Tyrell -- non è tuo quindi chiedi se lo vuoi.
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    Se le dessero la possibilità di lasciare Approdo del Re e tornare ad Altogiardino, Margaery rifiuterebbe l'offerta, per quanto allettante. Le mancano le verdeggianti vallate della sua terra natia, le mancano i giardini ricolmi di rose e il sole che bacia il grano dorato nei campi, sentirsi a casa, al sicuro, ma non tornerebbe indietro. Lei è l'ultima figlia dei Tyrell, femmina e dunque destinata al matrimonio, non certo a regnare sull'Altopiano. No, quello è un diritto riservato agli uomini della famiglia. Al primogenito. Per ereditare un simile titolo, Margaery dovrebbe prima veder perire tutti i suoi fratelli e lei non desidera niente di simile: ama la sua famiglia e non tollererebbe l'idea di perdere nessuno di loro. Ma Margaery vuole anche il potere e sa che non potrà ottenerlo se resterà ad Altogiardino per sposare un nobile minore al servizio di suo padre. Come ha detto a Petyr Baelish quando quest'ultimo ha raggiunto le armate che erano state di Renly, lei non vuole essere una regina. Lei vuole essere La Regina. E l'unico modo che ha per diventarlo è restare ad Altogiardino, accanto a Tommen. Olenna l'ha preparata per anni a quel destino e lei non intende sottrarsi a quella realtà solo perchè le manca Willas e la sua casa. Approdo del Re non è all'altezza delle sue aspettative, ma la futura Regina dubita fortemente che esista, nei Sette Regni o a Essos qualcosa in grado di essere all'altezza delle sue terre natie. Inoltre, il popolino ha bisogno di sovrani lungimiranti, ora più che mai. Robert baratheon ben poco ha fatto per il suo popolo, così come Joffrey, troppo giovane e borioso per pensare realmente al bene della popolazione soffocata dalla guerra dei Re. Ma ora che anche lui è morto, Margaery crede realmente di poter fare la differenza: se strapperà Tommen dalle grinfie della Regina Madre e dalla sua influenza nefasta, allora potrà davvero lasciare il segno. Sarà davvero regina, definitivamente. E sarà lei a reggere il potere, così come sua nonna Olenna ha continuato a fare anche quando Mace è diventato signore di Altogiardino. Margaery sa di essere figlia di un inetto: lo ha capito in tenera età e nessuno ha cercato di venderle un'immagine migliore del padre. Hanno parlato i fatti, più di una volta e non solo in occasione dell'incidente di Willas. Tutto, nelle scelte politiche di Mace Tyrell, risulta arraffazzonato. Come l'idea di far sposare a Willas Cersei Lannister. La più giovane dei Tyrell rabbrividisce ancora una volta alla sola idea. Solo un folle avrebbe pensato ad una simile eventualità: Cersei è già avanti con l'età e suo fratello può permettersi una moglie migliore. Certo, non con una dote altrettanto ricca, ma la giovane regina dubita che la Regina Madre sarebbe stata disposta ad accettare di aprire i forzieri di Castel Granito. Molto meglio, dunque che Olenna sia riuscita a sventare quella possibilità di accordo. Le menti dei Tyrell potevano partorire accordi migliori, quando Mace non era presente. In effetti l'unica abilità di loro padre sembrava quella di dirigere una flotta.
    Nulla a che vedere con Willas, degno erede della famiglia che Margaery osservava ora con volto radioso: il medesimo sorriso lo elargiva ai più, falso e velenoso, talmente abile che risultava ormai difficile riconoscere le menzogne dai sorrisi genuni. Eppure nessuno, vedendola in quel momento, potrebbe pensare che sia tutta una messa in scena: la giovane rosa sembra brillare di una nuova luce, e il merito è tutto della presenza di suo fratello. "Oh, sono dunque stata riconosciuta!" esclama, frivola, poseguendo con quel gioco dei ruoli. Un gioco da bambini, del quale tuttavia non si vergogna: anche se l'età della spensieratezza è finita per entrambi ormai da molto - o forse non c'è mai stata davvero - Margaery non sa rinunciare a quei momenti di leggerezza. Tanto rari e passeggeri da costituire una minuscola oasi di pace in mezzo agli orrori della loro vita. Iniziano dunque a camminare, i due fratelli, tenendosi sottobraccio. La futura Regina non guarda Willas, tiene gli occhi sul Parco degli Dei, poichè la vicinanza del fratello le è sufficiente. Non sente il bisogno di guardarlo, non ora: vuole che siano gli altri sensi a farle percepire la sua figura. Scuote leggermente il capo, un movimento controllato e quasi impercettibile nella sua semplicità: lei non si adombra, sin troppo consapevole che la colpa di quella lontananza non è da attribuire a nessuno dei due ma ai rispettivi doveri. "Ma ora sei qui" afferma, sottolineando l'importanza di quell'incontro a discapito di qualunque altro avvenimento. Quello conta. E quando il fratello si ferma, ecco che torna a guardarlo, al curiosità a colorarne lo sguardo, le sopracciglia leggermente aggrottate in un'espressione interrogativa che non trova voce poichè non domanda niente con le parole. Osserva la guardia avvicinarsi, domandandosi come possa non aver notato, sino a quel momento, il vaso che tiene tra le mani. Non una grave mancanza, ma per lei che sa quanto la perfezione e l'attenzione siano importanti, è uno smacco non indifferente: in una circostanza differente, una simile mancanza le sarebbe potuta essere fatale. Ma può evitare di rimproverarsi in quel momento e concentrarsi su ciò che sta accadendo. Non può avvelenare quel momento perdendosi in simili elucubrazioni. Avrà modo di rifletterci più avanti, così pensa, allungando delicatamente la mano destra a sfiorare i petali della rosa con delicatezza. Il suo sorriso, se possibile, si allarga ancora di più, mentre il suo cuore di scalda davanti ad un gesto tanto semplice eppure per lei incredibilmente profondo e intenso. "Mi conosci bene" afferma, tornando ora a guardare Willas "Ma non sono certa che questo luogo meriti le bellezze del nostro giardino" ammette, concedendosi di mostrare una putna di disappunto che, in una circostanza differente, maschererebbe. Ma in quel luogo appartato, con il fratello, può permetterselo. Fa dunque un cenno alla guardia, invitandola con la mano a lasciarli nuovamente soli: farà portare la rosa nella sua stanza in seguito e deciderà se e dove farla piantare all'interno della fortezza. Non vuole rischiare che l'incuria di qualche giardiniere sciupi quella pianta, né desidera che una posizione sfavorevole la sottoponga ad eccessive intemperie o al tocco di mani indegne e alla vista di occhi non meritevoli di ammirarne la bellezza. "Quali progetti ha in serbo il futuro fratello? Nostra nonna ti ha forse raccontato qualcosa?" dubita, margaery, che Olenna possa aver pianificato qualcosa ed evitato di dirglielo per riferirlo solo a Willas, ma vuole esserne certa.
    Natalie Dormer as Margaery Tyrell -- non è tuo quindi chiedi se lo vuoi.
     
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    -Quando sarai grande, sposerai la più bella dama dei Sette Regni e insieme sarete l’invidia di corte. Vincerai i tornei per lei e i vostri bambini cresceranno forti a Alto Giardino.-
    -Quando sarò grande, sposerò Margaery. Nessuna sarà mai più bella di lei.-
    -Non dire sciocchezze, Margaery è tua sorella e sposerà un Lord dell’altopiano.-
    -Allora non sposerò la più bella dama dei Sette Regni.- Willas non sa perché ha ricordato lo scambio di battute con il Maestro di Alto Giardino, ma senza alcuna ragione la sua mente gli ha riproposto la loro conversazione. Se ne era dimenticato, Willas, e ora a rammentarlo prova un misto di vergogna e imbarazzo. Solo un infante ingenuo poteva dire simili parole e per fortuna il Maestro non vi ha dato seguito. Margaery è sempre stata la sorella preferita e non solo. Margaery è sempre stata la persona preferita di Willas, in tutti questi anni. L’erede dei Tyrell ama anche gli altri suoi fratelli, ma nessuno è come Margaery. Lei ha sempre rappresentato il suo sole e è sempre bastato parlare con lei per rasserenarsi e trovare conforto. Willas dubita che instaurerà mai un rapporto così con qualcun altro, nemmeno con la futura moglie con la quale, almeno teoricamente, avrebbe dovuto spartire la propria vita. L’erede di Alto Giardino non è uno sciocco e non si è lasciato ingannare né dai romanzi, né dalle canzoni dei bardi. È più che consapevole che il matrimonio per le persone come lui, per le persone come loro, non è basato sull’amore, bensì sugli interessi. È più che consapevole che le probabilità che si innamori della moglie siano estremamente basse, inversamente proporzionali alle probabilità che lui e consorte condurranno vite separate. Una volta messi al mondo eredi per la casata dei Tyrell, il loro destino sarà quello di separati in casa. Naturalmente non è ciò che desidera Willas il quale, sebbene non si reputi un sognatore, anela a un minimo di condivisione con quella che ricoprirà il ruolo di sua sposa.
    Chi, però, interpreterà quel ruolo? Al momento Willas ancora non lo sa. Ha sventato il pericolo di sposare Cersei Lannister, ma ciò non significa che sia al sicuro.
    Sicuro è che, chiunque sposerà, il suo destino sarà migliore di quello di Margaery. La sorella è stata costretta a sposare un mostro -provvidenzialmente avvelenato durante il banchetto di nozze- e il ripiego sembra più malleabile, ma sarà davvero così? O crescendo Tommen svilupperà la stessa pazzia di Joffrey? E Cersei? La leonessa di casa Lannister è famosa per la sua cattiveria e le sue cospirazioni. Margaery è, letteralmente, nella fossa dei leoni. La rosa più bella di Alto Giardino è munita di spine velenose e appuntite, ma basteranno per domare i leoni? A questo Willas pensa mentre passeggia con la sorella. Si domanda cosa potrà fare per lei, quando il pericolo si farà più incalzante. Muovere guerra ai Lannister? Gli Dei sanno che lo farebbe, per Margaery. Ricalcherebbe le gesta di Robert, se sarà necessario.
    Lascia cadere il gioco tra loro e si limita a sorridere e annuire. -Sì, ora sono qui e pretendo che mi racconti tutto sulla tua corte.-
    Non ha dubbi, Willas, che il suo regalo verrà apprezzato e difatti Margaery sembra sinceramente contenta del bocciolo di rosa. Può accendere nostalgia, nella sorella, ma l’erede di Alto Giardino confida che prevalga in lei il sentimento di affetto nei confronti di quella che è stata e sempre sarà casa sua.
    -Ma non sono certa che questo luogo meriti le bellezze del nostro giardino- commenta Margaery. Willas si ferma e le sfiora una guancia con delicatezza, come se stesse sfiorando il petalo di una rosa. -Non meritano nessuna delle bellezze del nostro giardino- conferma e chiaro è che si stia riferendo a lei, a Margaery stessa, e non più al bocciolo nel vaso. -Nessuno ne è degno.-
    Gonfia il petto in un grosso sospiro, infine, e rotea gli occhi al cielo. -L’ho scampata bella- si permette di commentare disegnando un sogghigno sulla bocca. -Vecchia e pazza, te la vedi a cena con papà?- Ironizza, Willas. Ironizza e sdrammatizza per allietare la sorella e spingerla a sorridere. Ci sarebbe stato poco da ridere, però, se avesse realmente sposato Cersei Lannister.
    -Olenna non mi ha raccontato nulla, ma sai che è suo vizio informarmi a cose fatte e decisioni prese. Magari sposerò Nira Costayne1, te la ricordi?-
    Jamie Dornan as Willas Tyrell -- non è tuo quindi chiedi se lo vuoi.


    1 Nira Costayne non esiste nella saga zanzanzanzaaaan Descrivila come la peggio stalker (?) o come meglio ti aggrada lol
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    Fare doni è uno dei metodi preferiti dagli uomini per attrarre le dame per cui nutrono un interesse e cercare di conquistarle: Margaery è avvezza a simili giochi frivoli, facenti parte del mondo in cui è cresciuta, ma sa che in quel caso non teme di dover dare qualcosa in cambio. Sa che Willas non le sta facendo quel dono per strapparle un favore o per ottenere la sua mano. Del resto, non ne avrebbe bisogno: per il fratello farebbe qualunque cosa, anche scalare la barriera. Sono sempre stati molto uniti, lei e i suoi fratelli, sebbene abbia intessuto con ognuno di loro un legame diverso. Il giovane Loras si è sempre proclamato la sua spada giurata e tra i due vi è sempre stato un sincero affetto come se fossero quasi una stessa entità: del resto, la differenza di età tra loro è pressoche minima. Con Garlan, al contrario, c'è sempre stato un rapporto sereno ma distaccato: il fratello è un vero e proprio Lord, con le sue maniere cordiali sino allo sfinimento, che gli sono valse il soprannome di "Galante" che riflette pure in famiglia. L'ha sempre trattata più da nobildonna che da sorella, mascherando il suo affetto dietro quella formalità che sembra avere cucita addosso. Ma Willas, il fratello maggiore, è sempre stato il suo preferito, forse anche perchè è quello con cui ha trascorso più tempo, è quello con la mente più brillante e che non cede mai all'istinto che rende spesso Loras un incosciente. Se le chiedessero perchè lo preferisce ai fratelli, non avrebbe una risposta diversa da quella da dare: Willas la capisce meglio di chiunque, persino più di Olenna, probabilmente perchè sono anime affini. Anche per questo non vuole sprecare il poco tempo che trascorrerà nella Capitale: sa che con il passare degli anni, quelle occasioni si faranno sempre più rare. "Non c'è molto da dire sulla corte: hanno tutti troppa paura di Cersei per mettersi contro di lei" afferma con sdegno, concedendosi una smorfia di disappunto che va a deturpare il suo bel viso: del resto anche la guardia del Re è formata da uomini della Leonessa, che ha prontamente eliminato coloro che, come Barristan Selmy, erano lì da anni per porvi dei burattini dalle dubbie capacità, ma dalla fedeltà certa. "Loras è il mio unico alleato, dato che Aerys Oakheart è stato spedito a Dorne per scortare la principessa Myrcella." La Guardia Reale si occupa della protezione del Sovrano, per questo avere uomini fidati tra le sue fila potrebbe costituire un vantaggio, ragion per cui Loras è entrato a farne parte. Tuttavia Tyrion Lannister, prima di prendere il largo, ha spedito Aerys Oakheart, figlio di un nobile dell'Altopiano che facilmente Margaery avrebbe potuto manovrare, nell'assolata Dorne, privandola di un solido appiglio. La smorfia, tuttavia, scompare presto quando Willas fa eco alla sua affermazione sulle bellezze del loro giardino: gli sorride, in un'espressione piena e luminosa che la fa apparire ancora più giovane e bella di quanto in realtà non sia. Espressione tutta per il fratello, prima di proseguire nel rispondere alle sue domande, passando all'argomento successivo: Cersei Lannister. ”Purtroppo ho avuto l’onore di assistere ad un simile scempio” afferma Margaery, senza riuscire a ricalcare l’ironia del fratello: da quando Mace è stato eletto Maestro del Conio sotto Joffrey Baratheon capita spesso che vi siano cene, all’interno della Fortezza Rossa, in cui tutti sono invitati. E suo padre, per quanto abile nel guidare una flotta sul mare, non si può dire che sia un altrettanto abile oratore. Impallidisce, il Signore di Altogiardino, all’interno delle conversazioni tipiche delle corti, soffocato da oratori ben più abili di lui: Cersei Lannister è in prima linea, in tal senso, dunque la futura regina non ha difficoltà ad immaginarsi una possibile cena su quello stampo. Eppure le piacerebbe vederne un’altra, con Willas presente, poiché è convinta che in tal caso potrebbe persino essere divertente. Di solito è lei o sua nonna Olenna a tenere testa agli artigli della Leonessa e Margaery è sicura che Willas potrebbe fare altrettanto. Vorrebbe vederlo con i suoi occhi zittire la Regina Madre e la sua insolenza, dimostrarle che le rose che tanto deride possono ferire anche i più impavido dei leoni. Anche se si rende conto che sarebbe una sfida impari: con Tywin Lannister ormai morto e il Folletto in fuga, i Signori di Castel Granito sarebbero in minoranza e non potrebbero competere. Del resto, a detta della giovane rosa, nessuno di loro è mai valso quanto sua nonna Olenna. La Regina di Spine, come suo fratello sottolinea, è colei che muove da sempre i fili nella loro famiglia, spesso senza avvisare nessuno: come nel caso della morte di Joffrey, della quale lei stessa è stata avvisata solo una volta avvenuto l’inevitabile. Per proteggerla da ogni accusa, certo, ma anche per impedirle di avere voce in capitolo. Da una parte, non può che esserle grata ma, dall’altra, quell’imposizione esterna contribuisce a farla soffocare: lei non è più una ragazzina, è la futura regina e potrebbe cavarsela benissimo da sola. Sa che non si tratta di mancanza di fiducia – o quantomeno se lo augura – ma ritiene che sia giunto il momento di dar prova delle sue abilità liberandosi definitivamente dell’ombra che la sua famiglia getta su di lei. Alle parole del fratello non può dunque fare altro che rivolgergli un gelido sorriso di circostanza. ”Nira Costayne” ripete con un tono di gelida cortesia ”Quella che non sapeva distinguere te e Garlan?” gli domanda, inarcando un sopracciglio, trattenendo una risata. La caduta da cavallo non era riuscita a far perdere al fratello il ruolo di pretendente ideale e, per questo, molte famiglie nobili avevano tentato di mettere in mostra le loro figlie al fine di guadagnare un matrimonio vantaggioso. Nira Costayne era tra queste e, per questo, assieme alla sua famiglia era stata spesso loro ospite. Peccato che fosse sempre intenta a fare moine a Garlan, convinta di avere a che fare con Willas mentre lui, in realtà, passava il suo tempo con Margaery la quale non aveva mai capito come potesse confondere i due fratelli. ”Potrebbe ritrovarsi sposata al tuo attendente e non se ne accorgerebbe”. Nel dirlo, si ritrovò ad allungare una mano verso il volto del fratello, nel tentativo di offrirgli una lieve carezza, accompagnata da un silenzio metadibondo, azione in netto contrasto con il tono leggero di poco prima. ”Tu hai qualche preferenza?” Margaery sa che raramente loro hanno possibilità di scelta e lei ne è la prova vivente; tuttavia, davanti a due pretendenti di pari rango, forse a Willas verrebbe data la possibilità di scegliere. Del resto loro padre è privo del polso necessario ad imporre qualsivoglia scelta.
    Natalie Dormer as Margaery Tyrell -- non è tuo quindi chiedi se lo vuoi.
     
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    Un gemito infastidito abbandona le labbra di Willas. È vero che Cersei fa paura, che la maggior parte delle persone che si rapportano a lei non riesce a alzare la testa contro la Leonessa. Ci hanno provato gli Stark e abbiamo visto tutti com’è andata a finire. Che fosse Cersei la più feroce dei Lannister è ormai un fatto risaputo. Tywin ambizioso e calcolatore, Tyrion incaricato del ruolo del cattivo, ma, in realtà, migliore di tutti, Jaime abile in battaglia ma totalmente inutile in politica… è sempre stata Cersei la più instabile e la più ingestibile. Forse sarebbe più saggio averla come alleata che come nemica, ma Willas ha la sensazione che sia impossibile diventare alleato di Cersei. La donna è fedele a se stessa e affezionata solo ai suoi figli. Ha visto la furia che le è calata sugli occhi alla morte di Joffrey e è una furia che non scorderà mai. Era la stessa luce furiosa e primordiale degli animali braccati durante la caccia. Una furia consapevole di non aver più nulla da perdere. Cersei è l’emblema della sua casata: una leonessa disposta a tutto per proteggere i propri cuccioli. Willas non biasima chi ha paura di lei e egli stesso non la sottovaluta. Sa bene quanto stia rischiando sua sorella a avvicinarsi non solo a lei, ma proprio a quegli stessi cuccioli per i quali la donna affila gli artigli. Consapevole della terribile fama di Joffrey, Willas ha tirato un sospiro di sollievo alla sua morte, ma sebbene Tommen sembra essere più docile, Margaery è ugualmente in pericolo. Lo sarà sempre fino a quando Cersei rimarrà a Approdo del Re. O meglio, fino a quando Cersei rimarrà in vita. Precisa realista la sua mente. Pensare di uccidere la Regina Madre significa commettere alto tradimento, ma la casa Tyrell non si è già macchiata di questo peccato mortale nel momento in cui ha ucciso il Re dei Sette Regni? Olenna ha ucciso per amore e Willas non incolpa la nonna per ciò che ha fatto. In realtà, Olenna ha avuto il coraggio di fare ciò che chiunque sognava di fare. Se solo Joffrey avesse amato le giostre, sarebbe bastato poco a Loras o a Garlan per simulare un incidente e trafiggerlo con la lancia. Si sarebbe offerto lui stesso, se solo non avesse perso la capacità di duellare in sella dopo l’incidente. Non ha remore, Willas, nel nutrire simili pensieri. Forse non è più leale a chi siede sul Trono di Spade, ma non gli importa. I Tyrell vengono prima di tutto e Margaery è il membro della famiglia che risulta più caro al suo cuore. Farebbe di tutto per lei, compreso macchiarsi di alto tradimento.
    -Regna con la paura- commenta laconico. Cersei non è mai stata una Regina amata dal popolo. Lannister e Tyrell hanno sempre manifestato atteggiamenti differenti nei riguardi del popolino e sebbene Willas sia consapevole di quanta differenza ci sia tra regnare su tutti i Sette Regni e essere il sovrano di Alto Giardino, ritiene che il modello di approccio con chi è inferiore dica molto sull’attitudine a regnare di ciascun individuo. Se i Tyrell sono generosi, i Lannister sono egoisti. Se i Tyrell sono grati, i Lannister risultano indifferenti. Non ha dovuto visitare a lungo Approdo del Re, Willas, per maturare una simile opinione e se andasse a Lannisport è convinto che non avrebbe sorprese.
    -Per fortuna c’è Loras- ripete Willas, senza fare a meno di sentirsi inutile. Loras è lì, al fianco della sorella, pronto a proteggerla, mentre lui se ne sta al sicuro a Alto Giardino a guardare da lontano e a struggersi. Guarda in faccia la realtà, Willas. Sei inutile. Da quando ti sei azzoppato, sei diventato inutile.
    Si costringe a sorridere e a archiviare la sensazione di malessere e fastidio che si è impossessata di lui. -Proprio lei- conferma distendendo le labbra in un sorriso. Willas sa da tempo che Nira non è mai piaciuta alla sorella -e nemmeno lui, a onor del vero, aveva mai apprezzato completamente la pretendente, anche perché, appunto, sembrava piuttosto confusa sui membri della famiglia Tyrell-. -Come puoi biasimarla? Sappiamo bene che Garlan è fisicamente più attraente di me.- Non c’è malinconia o invidia nelle parole dell’erede di Alto Giardino. Senza il titolo, la zoppia lo avrebbe reso un partito di bassa lega, un uomo che nessuna donna avrebbe mai voluto al proprio fianco. Chi poteva desiderare un uomo malfermo? In tempi come questi, in tempi insicuri, un Willas spogliato del proprio ruolo nell’aristocrazia non dà alcun senso di sicurezza.
    L’ultima domanda di Margery porta Willas a ruotare gli occhi al cielo, riflettendo. -In tutta onestà, non so risponderti, sai? Forse un po’ mi spaventa il concetto del matrimonio. Scegliere la persona con cui dividerò la mia vita… So che è un dovere e che è un dovere che devo compiere quanto prima, ma… Ma. Ma non sono in grado di vedermi al fianco di una donna per il resto della mia vita. Qualcuno con cui spartire non solo i momenti belli, ma anche quelli bui. Come puoi condannare a cuor leggero una persona a un destino simile?- Si apre in un sorriso, scuotendo i ricci castani. -Forse mi sto interrogando senza ragione. Forse dovrei limitarmi a amare. Sappiamo bene entrambi, però, che è un verbo che non può appartenerci. La risposta corretta alla tua domanda, quindi, è no. Non ho nessuna preferenza: sposerò chiunque mi indicheranno e cercherò di rendere il matrimonio il meno penoso possibile.-
    Jamie Dornan as Willas Tyrell -- non è tuo quindi chiedi se lo vuoi.
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